Thursday, May 29, 2008

ECHO RESONANCE & MEMORY premiere performance - NAPOLI




The sound for ECHO RESONANCE & MEMORY is inspired by Jannis Kounellis’ work at La Marrana Arte Ambientale (La Spezia), an installation made up of large church bells that appear to be spiraling out from the earth’s core. I was struck by the intensity by which this arrangement of bells, a chorus of silent tongues, caused sound to resonate in my mind. The work that I have created for ER&M uses computer processed voice and recordings of Kounellis’ bells, and invites us to reconsider how our memory records and abstracts sonic events. This is the first work in which I have collaborated with the choreographer/dancer from the formulation of concept, to the staging of the work and live performance. It is fitting that the premiere takes place on Monte Vesuvio, a sometimes-silent tongue, and like church bell, is the source of a hallmark sound in local history.

--- Italian press release ---

ECHO RESONANCE & MEMORY

di e con NEIL LEONARD & GABRIELLA RICCIO
performance multimediale danza musica immagini
prima assoluta

domenica 25 maggio 2008 ore 21.30
teatro IL TORCHIO spazio per le arti di Somma Vesuviana – Napoli
via colonnello Aliperta – Parco degli Aromi

ECHO RESONANCE & MEMORY performance site-specific multimediale (musica danza immagini) nasce dall'incontro di Gabriella Riccio artista-coreografa napoletana di formazione e percorso europeo - una delle figure più interessanti nel panorama cittadino della giovane coreografia d'autore e della nuova danza di ricerca della regione Campania - e Neil Leonard - sound artist, compositore e sassofonista di Boston, professore di musica elettronica al Berklee College of Music, curatore di GASP sonic art series a Boston, direttore di festival di musica elettronica di respiro internazionale. Neil Leonard si esibisce tra gli altri alla 49a edizione della Biennale di Venezia, all'Auditorium di Roma, al MOMA di NY, alla Carnegie Hall. E' attualmente in tourné in Europa per collaborazioni con il Conservaotrio Pollini di Padova e la Folkswangschule di Essen.
E' proprio Neil Leonard che apprezzando il lavoro di Gabriella Riccio ha lanciato l'idea per una collaborazione che vede la luce proprio nei prossimi giorni con un debutto nel suggestivo teatro Il Torchio spazio per le arti di Somma Vesuviana.

GR: Il tema è emerso dai primi suoni proposti da Neil, suoni arcaici, ancestrali, metallici. Materia, appunto. Ed evocazione/memoria. Abbiamo iniziato a parlare di eco e di risonanza del suono e l'impianto del suono è diventato ragione fondamentale per la ricerca e l'indagine sul corpo e sul movimento. Indagare le possibilità coreografico-compositive per i concetti di eco e risonanza con un uso dell'immagine ripetuta moltiplicata e riprodotta del corpo, per andare oltre ed arrivare ad un corpo/movimento visionario. Offrire allo sguardo/corpo suggestioni che possano risuonare questa volta in senso poetico con lo spettatore. La possibilità di lavorare in composizione istantanea sia con il corpo, sia con il suono, sia con l'impianto visivo (disegno luci di Fernado Siciliano, camera mobile di Alia Scalvini e missaggio video di Alessandro De Vita) offrono una rara possibilità di indagine dello scarto tra evento e reazione della mente, intelletto vs istinto, dentro vs fuori, luce vs buio, tra sacro e profano, perché il corpo ed in particolare il corpo-danzato resta sempre ed inevitabilmente materia della terra, ma che da questa materia può come corpo-poetico lasciare apparire, trasformarsi, evocare.

NL: "I suoni per Echo Resonance & Memory sono ispirati ad un lavoro che Jannis Kounellis ha presentato a La Maranna Arte Ambientale di La Spezia, una istallazione realizzata con grandi campane che affiorano in una spirale dal centro della terra. Mi ha colpito allora l'intensità con la quale l'organizzazione di queste campane, come un coro di lingue silenti, potesse fare risuonare il suono nella mia mente. Il lavoro che ho creato usa voci elaborate elettronicamente e registrazioni di suoni che ho generato dall'installazione delle campane di Kounellis in modo da suggerire il primo apparire del suono come riportato dai miti dell'antichità. Il lavoro invita a riconsiderare come la nostra mente registra e trasforma il suono e la musica. Questo è il primo lavoro in cui ho collaborato con l'artista coreografa/danzatrice sin dalla formulazione del concetto fino alla messa in scena dell'opera nella formula della "live performance". Non è un caso credo che il lavoro debutti alle falde del Vesuvio, una lingua a volte silente e come le campane un segno sonico della storia locale.

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